Trapianto da Vivente
TRAPIANTO DI RENE DA DONATORE VIVENTE
L'Attività di trapianto da donatore vivente in Italia è regolata dalla Legge 26 giugno 1967 n. 458 e dalle Linee Guida emanate dal CNT ed in vigore dal 01/01/2001. La donazione da vivente è consentita ai familiari consanguinei ed ai non consanguinei (coniuge).
Il chirurgo del Centro Trapianto deve fornire al ricevente ed al donatore tutte le informazioni relative all'intervento ed ai rischi potenziali che comportano la donazione ed il trapianto. Devono essere verificate le motivazioni della donazione, la conoscenza da parte del donatore dei fattori di rischio, l'esistenza di un legame affettivo con il ricevente e la reale disponibilità ad un consenso libero ed informato. Tale accertamento deve essere effettuato da una parte terza individuata dal Centro Regionale di riferimento ed in maniera indipendente dai curanti del ricevente (chirurgo trapiantatore e nefrologo).
I criteri di idoneità per il trapianto da vivente sono gli stessi validi per il trapianto da donatore cadavere. Il nefrologo curante, una volta verificata la disponibilità di un donatore vivente per un suo paziente, controllata la compatibilità di gruppo sanguigno ABO tra donatore e ricevente, provvede a contattare il nostro Centro per fissare un appuntamento per la valutazione della coppia. I candidati a ricevere un trapianto da donatore vivente devono essere registrati presso il Centro Regionale di riferimento e devono essere informati sulla possibilità di essere iscritti anche in lista d'attesa da donatore cadavere.
Il trapianto da vivente, inoltre, può essere effettuato anche se il ricevente è in fase pre-dialitica.
TRAPIANTO DI RENE DA DONATORE VIVENTE
L'Attività di trapianto da donatore vivente in Italia è regolata dalla Legge 26 giugno 1967 n. 458 e dalle Linee Guida emanate dal CNT ed in vigore dal 01/01/2001. La donazione da vivente è consentita ai familiari consanguinei ed ai non consanguinei (coniuge).
Il chirurgo del Centro Trapianto deve fornire al ricevente ed al donatore tutte le informazioni relative all'intervento ed ai rischi potenziali che comportano la donazione ed il trapianto. Devono essere verificate le motivazioni della donazione, la conoscenza da parte del donatore dei fattori di rischio, l'esistenza di un legame affettivo con il ricevente e la reale disponibilità ad un consenso libero ed informato. Tale accertamento deve essere effettuato da una parte terza individuata dal Centro Regionale di riferimento ed in maniera indipendente dai curanti del ricevente (chirurgo trapiantatore e nefrologo).
I criteri di idoneità per il trapianto da vivente sono gli stessi validi per il trapianto da donatore cadavere. Il nefrologo curante, una volta verificata la disponibilità di un donatore vivente per un suo paziente, controllata la compatibilità di gruppo sanguigno ABO tra donatore e ricevente, provvede a contattare il nostro Centro per fissare un appuntamento per la valutazione della coppia. I candidati a ricevere un trapianto da donatore vivente devono essere registrati presso il Centro Regionale di riferimento e devono essere informati sulla possibilità di essere iscritti anche in lista d'attesa da donatore cadavere.
Il trapianto da vivente, inoltre, può essere effettuato anche se il ricevente è in fase pre-dialitica.
